venerdì 10 febbraio 2017

I colori del freddo!

Eccoci arrivati al terzo e ultimo post riguardanti ai colori, in cui in esso parlerò dei colori freddi e del nero.
I colori freddi sono, per convenzione, quelle tinte situate tra il verde, il blu e il viola.
Anch’esse sono usate per attrarci ma verso oggetti diversi rispetto ai colori caldi come per esempio gli oggetti per la pulizia della casa, i latticini e i prodotti da frigo.
Sono colori però più smorti che non hanno la stessa vitalità di quelli caldi.
"I colori freddi"
Fonte: "http://didasfera.it"
Le loro proprietà sono molteplici come ad esempio l’attrazione verso un prodotto da acquistare;
infatti studi condotti nel tempo su tali colori ci hanno permesso di capire che l’esposizione prolungata ad essi porta ad un abbassamento della pressione, una diminuzione del battito, a provare una sensazione di calma e anche a sentire freddo, un esempio è dato dal blu usato con i fanciulli iperattivi per alcune ore (esempio mettendoli in una stanza blu) li aiuta a concentrarsi e a calmarsi.
I bambini, seppure attratti da essi in maniera minore rispetto alle tinte calde, li usano nei loro disegni per esprimere emozioni o problemi che i colori caldi non “hanno”.
Se questi colori vengono utilizzati nella parte superiore del foglio vuol dire che i piccoli hanno bisogno di maggiori attenzioni e coccole e di più allegria in famiglia, mentre se vengono utilizzati alla base del foglio indicano un bisogno di un maggior dialogo bambino-famiglia.
Ma adesso vediamo nel dettaglio queste tinte:
  • Verde: in antichità questo colore era confuso con il giallo e simboleggiava la fertilità, la nascita e la certezza di se stessi ma anche il disordine.
    Oggi è utilizzato soprattutto nell’elettronica e nell’informatica.
    Il bambino che lo usa ha una personalità poliedrica, è sicuro di sé stesso ed è più maturo della sua età.
    Se questo colore viene utilizzato nella parte superiore del foglio a sinistra indica una freddezza emotiva invece a destra esprime un esagerato entusiasmo; mentre se occupa la parte inferiore a sinistra vi è tranquillità emotiva invece a destra vi è dinamismo eccessivo; se copre lo spazio al centro si è in presenza di un piccolo vivace.
  • Blu: un tempo era estratto dalla pietra Isastis fino al ‘700 sbiadiva velocemente rendendo molto costoso avere un capo di questa tinta.
    È il colore della ragione, della logica e della pazienza, associato alla casa e alla famiglia.
    In genere il bambino che lo usa è razionale, ha molti amici, è calmo e sta bene in famiglia.
    Se lo usa per disegnare un cielo ha fame di sapere mentre se disegna il mare è incostante ma ha le idee chiare.
    Se viene colorata la parte superiore a sinistra del foglio il bambino manifesta un carattere mutevole invece a destra egli ha un umore tranquillo; mentre se occupa l’area inferiore del foglio a sinistra indica un soggetto riflessivo invece a destra esprime che egli è espansivo in maniera misurata; se occuperà lo spazio centrale significa che il fanciullo è metodico e posato.
  • Azzurro: non era molto comune un tempo perché era faticoso trovare la materia prima ed era molto usato nei templi greci per decorare le statue.
    Esso significava un’alta spiritualità e fedeltà coniugale.
    È associato alla tranquillità profonda, alla calma e alla sincerità.
    Se il bambino colora la parte superiore del foglio a sinistra indica pazienza, invece a destra una scelta emotiva; se occupa lo spazio inferiore a sinistra significa che il piccolo tende alla tranquillità invece a destra esso è spericolato; mentre se l’area colorata è il centro il fanciullo sarà poco espansivo.
  • Viola: era il simbolo della magia ed era il colore del faraone e nel cristianesimo è il simbolo della passione.
    In genere il bambino che lo usa è un sognatore, è emotivo che va controcorrente.
    Se è colorato lo spazio superiore del foglio a sinistra il piccolo presenta una pazienza esagerata mentre a destra indica che è fantasioso; se colora lo spazio inferiore a sinistra il bimbo è timido mentre a destra esso è poco gioviale.
  • Grigio: è il colore della cenere, della nebbia e della vita monotona è usato dal bambino per descrivere un dolore e una sensazione di solitudine
    Se il fanciullo sceglie di colorare la pare superiore a sinistra del foglio tende al pessimismo e a chiudersi in se stesso invece a destra indica una limitata socialità; mentre se il piccolo colora la parte inferiore a sinistra indica un rifiuto all’attività ludica invece a destra indica che è poco stimolato; mente se il bambino occupa la parte centrale sarà poco espansivo.
  • Nero: è il simbolo del caos originario è legato alla terra fertile, ed è il simbolo del lutto, bisogna prestare attenzione a dove il bambino lo usa, se per disegnare i bordi è rassicurato, se lo usa per il fumo di un camino ha alle spalle una famiglia litigiosa, se è a macchie il piccolo è troppo colpevolizzato mentre se disegna di nero la faccia di qualcuno significa che rifiuta quella persona.
    Il nero è legato all’ansia e alla depressione.
    La collocazione nella parte superiore a sinistra del foglio indica la sottomissione invece a destra esprime paura e tensione; mentre se il piccolo colora l’ area inferiore a sinistra indica pessimismo invece a destra l’aggressività; infine se la parte colorata è il centro esso non è sereno.

I colori possono dare vita a un disegno come anche toglierla e farlo apparire smorto e triste ,nello stesso modo un bambino che viene trattato bene ed è tranquillo e felice userà colori felici “caldi” al contrario se è oppresso, colpevolizzato e non sta bene a casa riempirà il foglio di colori “tristi” cioè freddi.

Il foglio è il resoconto del vivere del bambino, diamo più importanza ai disegni e capiremo veramente i bambini.

Fonte dati: Anna Maria Casadei, "...e il foglio si copre di emozioni", La Mandragora;
Valentina Biletta, " Conoscere e usare i colori con i bambini", Sonda.

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