giovedì 16 febbraio 2017

Alla scoperta dell'incoscio

Buongiorno lettori!
"L'arte che cura"
Fonte:"http://www.psycologando.it/categoria/psicoterapie/

Oggi vi palerò dell’ arteterapia, una cosa che considero molto bella e misteriosa.
L’ arteterapia è una terapia che include tutte le attività artistiche visuali dell’arte, dalla pittura, alla musica, alla danza come mezzi terapeutici per il recupero e la crescita della persona nella sfera emotiva, affettiva e relazionale.
Viene utilizzata anche coi bambini considerati “problematici” a causa per esempio di situazioni conflittuali in famiglia oppure ipercinetico, e per questo non riescono ad esprimersi con le parole.
Nel nostro caso, quindi tenendo in considerazione solo l’arte grafico-pittorica, il foglio diventa come sostiene la dottoressa Elena Giordano “un vassoio, dove il bambino se opportunamente incoraggiato, vuota il proprio cassetto interiore”.
Proprio così una attività considerata dal bambino piacevole può diventare per alcuni terapeuti una diagnosi basata sull’osservazione e sul significato della composizione del disegno.
Questa terapia non è vista in cattivo occhio dai genitori perché essi vedono che i propri figli non sono trattati psicologicamente in modo traumatico e poi la produzione artistica gli permette di vedere i loro fanciulli sotto un altro aspetto e con qualità che nemmeno loro conoscevano, facendo in modo di relazionarsi diversamente, in maniera più sciolta e meno timorosa nei confronti dei loro bambini.

Una cosa mi raccomando che non venga fatta a proposito di questa arteterapia, una diagnosi sui disegni a meno che non si abbia un’adeguata preparazione in merito o che si sia supportati da persone competenti in materia.


Fonte dati: Valentina Biletta, "Conoscere e usare i colori con i bambini", Sonda.

mercoledì 15 febbraio 2017

Un posto magico

Buongiorno!!!

Dopo la lettura dei precedenti post qualcuno si potrebbe domandare “Come posso costruire uno spazio adatto al bambino per sperimentare e allenare la sua creatività grafico-pittorica nei migliore dei modi?”
Partiamo dall’idea che l’organizzazione dello spazio è molto importante per qualsiasi tipo di attività che noi svolgiamo.
Pertanto deve essere uno spazio in cui il bambino si deve sentire libero, al sicuro, tranquillo a esprimere a pieno le proprie emozioni in modo grafico-pittorico.
Quando si decide far svolgere questa attività al piccolo non dobbiamo aver paura che esso potrebbe sporcare il pavimento o altre cose ma dobbiamo pensare che è un momento magico in cui il fanciullo si diverte a sperimentare.
"Bambini che dipingono"
Fonte:"http://www.cooperativaunicoop.it/index.php
servizi_infanzia/dettaglio/nido-carpaneto"
Magari se si ha tanto timore questioni legate alla sicurezza del piccolo , potete posizionare nello spazio che occuperà il piccolo sia nel pavimento che nel tavolo della carta da pacchi attaccata con dello scotch in modo tale che non si muova.
Un’altra cosa che si potrebbe utilizzare, specialmente se si utilizza la pittura, se il bambino ha paura di sporcarsi o se i genitori hanno paura che si sporca i vestiti è il camice, così il bambino non si sentirà in colpa si essersi sporcato.
Oppure, ma dipende dal carattere che dimostra il fanciullo di avere o dal tipo di attività che volete svolgere, si potrebbe metterlo solo con il body così esso sarà libero di sperimentare il proprio corpo con il colore e sporcherà solo un vestito.
Poi una cosa importante è che gli strumenti, gli oggetti che in quel momento servono per disegnare, dipingere, siano disposti all’altezza del bambino in modo tale che esso sia libero a scegliere quando e cosa vuole in quel momento utilizzare.
Ora ci domanderemo: “Ma quali potrebbero essere i materiali e gli strumenti più adatti?”
Gli strumenti e i materiali per disegnare dipendono dal tipo di attività che volete far sperimentare al bambino.
In base all’attività scelta si possono utilizzare dagli oggetti più comuni, dai pennarelli non tossi
"L'utilizzo delle mani"
Fonte:"https://lagirandolina.blogspot.it/2013/02/
tecnica-di-pittura-tempera-e-schiuma-da.html"
ci ai colori a tempera sempre non tossici, oppure si può creare dei colori con della frutta o della verdura di stagione.
Come strumenti ad esempio per dipingere si potrebbe utilizzare, oltre al comune pennello che dovrà essere grosso, con un asta lunga e si setola, le mani che non dovranno essere però l’unico “strumento” a disposizione per dipingere, ma sarebbe meglio mettere a disposizione anche altri tipi di oggetti e lasciare ai bambini l’opportunità di usare le mani perché potrebbe sempre esserci un bambino che ha timore all’idea si sporcarsele.
L’importante è rassicurare il bambino facendogli vedere la possibilità che ci si può ripulire facilmente e completamente.
Oppure si potrebbe utilizzare vari oggetti ad esempio i tappi delle bottiglie, le spugne ecc. o anche varie verdure e frutti tagliati ad un certo modo facendo così suscitare al bambino varie emozioni.
Quale materiale è più adatto al bambino per disegnare ?
"I vari materiali"
Fonte:"http://milleideedafarealnido.blogspot.it/"
Beh questo dipenderà da voi, potete utilizzare dalla carta comune, alla carta da riso alla carta igienica oppure potete cambiare il tipo di materiale come per esempio utilizzare la stoffa.
Il materiale dove il bambino potrà disegnare può essere posizionato sia su un ripiano orizzontale, sia a terra che in modo verticale.
Se il bambino utilizza la pittura ed ha un buon equilibrio di deambulazione, sarebbe meglio fargli posizionare il foglio o qualsiasi altro materiale in maniera verticale da consentire così una visione più completa della sua opera.
Inoltre consente al braccio che deve disegnare di essere completamente libero.

In poche parole bisogna creare un posto in cui il bambino si sente a proprio agio a esprimere le proprie emozioni e i propri stati d’animo in maniera autonoma.
Noi adulti ci dovremo munirci di tanta pazienza rispettando i tempi del bambino che ha nello svolgere l’attività e nello esplorare e nello sperimentare le varie cose che li mettiamo a disposizione, che essi non coincidono con quelli dell’orologio e poi rispettando anche la sua stanchezza.
Poi non bisogna dimostrarsi impazienti nell’attendere che il fanciullo ci parli di quello che sta facendo. A volte potremmo solo sentire il pennarello o altre cose scorrere sul foglio e i passi mentre lui si muove per prendere degli strumenti che in quel momento gli servono oppure sentire delle frasi quasi dette a se stesso che molte volte sono commenti o considerazione sul colore che sta usando o su che cosa vuole rappresentare in cui risultano molto interessanti nell’ascoltare.
L’adulto dovrà cercare di capire il più possibile il piccolo, osservandolo ogni gesto che fa così quest’ultimo si sente al sicuro a esprimere le proprie emozioni.

Tutto questo nasce partendo dalla presunzione, prima di fare incominciare al bambino l’attività, che la cosa più importante non è il prodotto ma il percorso evolutivo di tutta la persona.


Fonte dati: Laura Mancini,"Il linguaggio del colore" Junior

domenica 12 febbraio 2017

Lo spazio…..no…...non l’avevo considerato…

Come il bambino utilizza lo spazio del foglio mentre disegna non è una cosa da sottovalutare perché rispecchia i sentimenti che ha all’interno si sé.
Ad esempio un fanciullo che piega in quattro parti uguali il foglio ha il timore di esprimere le proprie emozioni interiori perché è come se si costruisce delle barriere ed ogni parte corrisponde a ad un rifiuto con quello che gli fa soffrire, invece un bambino che vuole continuare il suo disegno anche dietro al foglio vuole liberare di una emozione che rifiuta.
Quindi noi possiamo analizzare la sistemazione del disegno nel foglio dividendolo quest’ultimo immaginariamente in quattro parti uguali.
"Foglio  diviso in quattro parti"
Fonte:"http://www.ecomesifa.it/
come-si-fa-a-squadrare-un-foglio-da-disegno"
Se il bambino dispone la sua creazione in alto a sinistra significa che esso ha paura dell’innovazione, non si sente capito e amato nell’ambiente che lo circonda e ha bisogno di rassicurazione; mentre se la dispone in alto a destra significa che esso è ottimista e creativo.
Invece se il fanciullo colloca il disegno in basso a sinistra esprime il passato, la conflittualità e la mancanza di affetto mentre se la rappresenta in basso a destra comunica di essere in un contesto educativo equilibrato.
Infine se il bambino dispone la sua creazione al centro esprime la riflessione e la spiritualità.
Possiamo poi analizzare il foglio di qualunque disegno dividendolo con una linea immaginaria in tre parti in cui quella superiore indica la fantasia e la creatività; la parte mediana rappresenta la positività rispetto alla famiglia invece quella inferiore indica i conflitti quotidiani.
Inoltre possiamo osservare i margini, che esprimono sia l’esteriorità che l’interiorità del fanciullo.
Se il margine è largo indica l’estroversione, se è limitato esprime l’esigenza di comunicare con tutti;
il margine proporzionato la versatilità; se manca il margine non si sente compreso dall’ambiente; il margine sinistro largo esprime estroversione e indipendenza invece se esso è stretto, l’introversione; il margine destro largo la timidezza se invece esso è stretto indica il desiderio di rassicurazione; il margine superiore completo indica il carattere educato ed elegante invece se è breve indica il poco adattamento alle regole; il margine inferiore completo evidenza la sfera emotiva quindi il timore di non essere amato invece se è breve esprime che il bambino è affettivamente molto rigido.
Infine importante il valore simbolico all’altezza che rappresenta la percezione che il fanciullo ha di se stesso connesso all’atteggiamento che assume verso gli altri e l’ambiente circostante.
Se il piccolo occupa un terzo del foglio indica che è in rapporto minorato nei confronti dei suoi cari invece se ne utilizza metà indica che si sente valorizzato infine se lo utilizza tutto lo spazio del foglio esprime un desiderio di uscire dall’ambiente in cui vive.

Occorre perciò porre molta attenzione all’interpretazione dei disegni le variabili e i particolari da osservare sono moltissimi ed ognuno di essi ci fa capire un qualcosa in più del bambino.


Fonte dati: Anna Maria Casadei, "... e il foglio si copre di emozioni", La Mandragora.