Quando il bambino incomincia ad associare un nome a quello che ha
disegnato si nota un cambiamento dei segni che lascia nel foglio in
cui non ci saranno più un insieme di linee di “passaggio” ma si
incomincerà a vedere un qualcosa di più controllato.
Questo passaggio
dell'attribuzione del termine è dovuta per una influenza del mondo
esterno cioè per rispondere alle attese degli adulti davanti alla
domanda, ad esempio, “cos'è questo?” riferendosi al segno appena
fatto sul foglio.
Questa sua capacità
di rispondere porta al fanciullo un grande entusiasmo perché si
sente sollecitato dall'approvazione da parte dei genitori o da altri
adulti.
Georges-Hemri Luquet
sostiene che il bambino fin dall'inizio nei suoi grafiti è già
orientato verso a un disegno figurativo cioè nel rappresentare gli
oggetti reali.
Ma poi, intorno ai
tre anni succede che il fanciullo si accorge in maniera causale che i
suoi tracciati assomigliano a un oggetto reale e così il bambino
incomincia a sentire l'importanza di denominare i suoi grafiti come
se fosse un bisogno e questo porterebbe a una “preoccupazione
rappresentativa”.
Questa assomiglianza
causale, denominata come “realismo causale o fortuito”, non
emerge secondo Widlocher (1965) “dalla forma in se stessa, ma da
un'improvvisa e nuova capacità di trovare un'analogia fra una forma
e un dato della percezione”.
Questa produzione
causale, involontaria, porta al bambino andando avanti con il tempo a
correggere il suo prodotto grafico aggiungendo particolari e dettagli
ottenendo così una assomiglianza sempre più vicina all'oggetto
reale arrivando a raggiungere un “realismo intenzionale”.
"Jean Piaget con bambino" Fonte:"http://jeanpiagett.weebly.com" |
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stadio del pensiero senso-motorio (0-18 mesi);
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stadio del pensiero simbolico (18-36 mesi);
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stadio del pensiero preoperatorio (3 anni - 6 anni);
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stadio del pensiero operatorio concreto (6 anni – 12 anni).
Mi appresto ad approfondire i primi due stadi dell'intelligenza del
bambino importanti per un maggiore approfondimento per la
comprensione del disegno infantile nei primi tre anni.
LO STADIO DEL PENSIERO SENSO – MOTORIO:
Dalla nascita fino al primo anno e mezzo di vita, secondo Piaget,
avviene la maturazione dell'intenzionalità senso – motoria.
L'organismo umano impara a elaborare le informazioni utilizzando i
sensi e l'autonomia motoria acquisibile gradino dopo gradino.
Nei primissimi mesi di vita il corpo è un grande sensore attraverso
la pelle, il tatto, raccoglie tantissime informazioni così pure la
vista e il riconoscimento uditivo.
Attraverso questa esperienza sensoriale il cervello si forma.
Piaget divide questo primo periodo in sei sotto-stadi:
- ESERCIZIO DEI RIFLESSI : suzione, prensione, fonozione,palpebrale ecc.;
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REAZIONE CIRCOLARE PRIMARIA: avviene quando il bambino riproduce un'azione che ha prodotto un risultato piacevole. Essa si differenzia da quella secondaria sopratutto perché è fine a se stessa, non finalizzata a produrre risultati sul mondo esterno;
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REAZIONE CIRCOLARI SECONDARIA: il bambino inizia ad agire intenzionalmente sul mondo esterno, con una prima comprensione sui rapporti mezzi- fine. Non è finalizzata a se stessa, ma sul mondo esterno;
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COORDINAZIONE DEGLI SCHEMI D'AZIONE ACQUISITI E IL LORO IMPIEGO A SITUAZIONI NUOVE: primi comportamenti intenzionali veri e propri con comprensione dei rapporti mezzi-fine. Uno schema d'azione può essere utilizzato come mezzo per la realizzazione di un secondo schema d'azione;
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LA REAZIONE CIRCOLARE TERZIARIA E LA SCOPERTA DI NUOVI SCHEMI D'AZIONE MEDIANTE LA SPERIMENTAZIONE ATTIVA: il bambino inventa mezzi nuovi per mezzo di sperimentazione attiva e molto intensa è l' attività esplorativa;
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INVENZIONE DI MEZZI NUOVI MEDIANTE COMBINAZIONE MENTALE: il bambino è in grado di agire mentalmente ( azione interiorizzata) e di utilizzare immagini mentali.
Il bambino a 18 mesi riesce a lasciare traccia di sé traendone
piacere questi segni che crea sono fini a sé stessi cioè vengono
prodotti dal bambino solo per piacere senza secondi fini.
STADIO DEL PENSIERO SIMBOLICO:
Dai 18
ai 36 mesi
avviene una delle modifiche qualitative più importanti dello
sviluppo dell'intelligenza umana.
Piaget chiama questo delicatissimo stadio dell'evoluzione del
pensiero della specie umana: il pensiero simbolico, cioè la capacità
di elaborare pensieri in modo astratto.
Tre sono gli ambiti comportamentali in cui è possibile osservare
questo cambio qualitativo:
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LA COMPARSA DEL LINGUAGGIO;
- IMITAZIONE DIFFERITA cioè il bambino è in grado di imitare ciò che ha fatto una persona alcune ore prima;
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GIOCO SIMBOLICO cioè di giocare “facendo finta” che gli altri oggetti siano diversi da ciò che sono in realtà.
Il bambino dai due anni in poi è certamente in grado di
rappresentare mediante una linea un oggetto della realtà. Il fatto
che non vi sia corrispondenza formale tra prodotto grafico e un
qualche oggetto, non significa che il bambino non sia in grado di
immaginare le qualità delle linee riprodotte con riferimento ad un
oggetto specifico. Forse il fanciullo non è interessato alle forme
geometriche degli oggetti ma alle loro qualità dinamiche.
Alla fine di una
corretta educazione e sviluppo mentale è consigliabile che gli
educatori propongano in una prima fase delle attività pittoriche a
scopo sensoriale, mentre in una seconda fase successiva, dovrebbero
incentivare uno sviluppo del concetto “disegno-termine”
attraverso sia la proposta del disegno al fanciullo ma soprattutto
avanzando domande sul cosa il bambino ha disegnato cosicché esso dia
un valore verbale ai suoi “segni”.
Fonte dati: R.Vianello, G. Gini, S. Lanfranchi, "Psicologia dello sviluppo", edizioni junior.
Ciao Giorgia !!! :)
RispondiEliminaMi chiamo Mauro e con la mia compagna Aurora stiamo per diventare genitori di Ginevra, da qualche settimana seguo il tuo blog incuriosito dal capire le dinamiche di sviluppo del disegno nella prima infanzia.
Ero curioso di capire l'evoluzione pratica del disegno, ossia come esso si evolve da linea involontaria alla rappresentazione della figura come noi la intendiamo.
Grazie.